Elena Russo
nasce a Napoli il 13 febbraio
1972, sotto il segno
dell'acquario (ascendente
Cancro), e ha due fratelli. Nel
tempo libero le piace leggere e
praticare sport, in particolare
le piace correre.
La sua canzone preferita è "Tu
si 'na cosa grande" e il piatto
preferito è la parmigiana di
melanzane.
Il suo film preferito è "C'era
una volta in America", e i suoi
attori preferiti sono Maryl
Streep e Andy Garcia. Alla
domanda "Cosa ti accomuna al tuo
personaggio, Caterina?" Elena
risponde "Tutto".
Filmografia:
Elisa di Rivombrosa
(2003).
Ngopp (2002).
Adesso sesso (2001).
La vita è un gioco (2000).
L'uomo della fortuna (2000).
Amor nello specchio (1999).
Besame mucho (1998).
Finalmente soli (1997).
Un
film di Roberto Cimpanelli con
Vincenzo Salemme,
Neri Marcorè,
Elena
Russo,
Marco Messeri,
Augusto Zucchi,
Mariella Valentini,
Luigi Maria Burruano,
Vittorio Amandola. Genere
Commedia produzione
Italia,
2006
Durata 111 minuti circa.
Il 7 Settembre 1943, alla vigilia
dell’annuncio dell’Armistizio con gli
Alleati, un noto truffatore, Raoul
Nuvolini, deve essere scortato presso
la sede della Magistratura di Venezia.
I carabinieri della scorta restano
feriti in un incidente ferroviario e
il brigadiere Umberto Petroni viene
incaricato di consegnare Nuvolini alla
giustizia. Luisa, la fidanzata di
Umberto, da anni in attesa di un
permesso speciale per sposare il suo
brigadiere e di un viaggio di nozze
proprio a Venezia, si aggiunge a
sorpresa al viaggio. La presenza di
Luisa e i tragici fatti in cui versa
l’Italia complicheranno la missione di
Umberto. L’armistizio e la fine
dell’alleanza con la Germania
cambieranno per sempre le loro vite e
quelle degli italiani. Roberto
Cimpanelli partendo da un’idea di
Sergio Citti, a cui il film è
dedicato, sceglie per la sua storia un
tabù ideologico e storiografico:l’otto
settembre 1943. Nel giorno della
dissoluzione dell’esercito italiano,
in assenza di un qualsiasi potere che
governasse l’Italia se non il caos, un
carabiniere compie un viaggio
iniziatico attraverso il Paese che lo
condurrà a una conversione di intenti.
Quel giorno non fu solo Umberto a
togliersi la divisa per servire
un’idea di giustizia più alta e
urgente, ma venne meno anche una certa
idea di patria, quella fascista, per
rivelare quella democratica. In uno
stato allo sbando non restava che
ubbidire alla propria coscienza,
quella buona interpretata dal
carabiniere di Neri Marcorè,
desichiano nel sembiante e
nell’affiche. L’attore del "cuore
altrove” dimostra ancora una volta una
predisposizione naturale per il cinema
declinato al passato, avvicinando il
suo personaggio agli antieroi fragili
ma resistenti di tanto cinema
italiano: dal Mastroianni di Una
giornata particolare, all’Umberto D.
di cui porta il nome e il garbo. Si
affianca a Marcorè l’esplosiva e
incontrollabile interpretazione di
Vincenzo Salemme, contrappunto
squisito alla sua moderatezza. In
mezzo una remissiva Elena Russo,la
piccina da baciare del titolo, che
incarna sullo schermo il ruolo
canonico indotto dalla cultura
fascista, quello di (futura) “sposa e
madre esemplare”. La sceneggiatura,
firmata da Furio Scarpelli e dal
figlio Giacomo, rievoca e illumina,
coi registri ironici e amari della
commedia all’italiana, la zona oscura
e dolente della storia che ha
preceduto la nascita dell’Italia
democratica e repubblicana.